Il diabete è una patologia cronica ad elevato impatto economico e sociale, in progressivo incremento in tutto il mondo, attualmente impegna circa il 10% della spesa sanitaria nazionale.
In Italia, la prevalenza del Diabete secondo l’International Diabetes Federation (IDF) è dell’ 8% circa e salirà al 9.8% nel 2035, ben oltre le stime italiane ISTAT e ARNO nel 2017 del 5.3 % e 6.2%. rispettivamente. La prevalenza del Diabete, in Puglia, nello stesso anno è risultata del 7% dall’analisi della Banca Dati Assistiti regionale (BDA), ben oltre quindi il 5.7%rilevato dall’ISTAT nel 2017. Questi dati delineano il rischio del diffondersi di una pandemia-diabete di difficile arresto e insostenibile economicamente dai SSN se non si interviene con politiche sanitarie atte ad arrestare la diffusione degli stili di vita occidentali .
Componente essenziale del percorso di cura del paziente diabetico è l’autocontrollo glicemico strutturato, ovvero la misurazione strutturata della glicemia capillare, l’interpretazione dei risultati glicemici e i conseguenti interventi terapeutici per migliorarli.
Istruire il paziente ad effettuare correttamente l’autocontrollo glicemico al proprio domicilio è parte integrante del percorso di educazione terapeutica del paziente. La lettura del valore glicemico senza la capacità da parte del paziente di interpretare il dato può comportare infatti periodi di scompenso metabolico contribuendo alla comparsa di complicanze.
L’educazione terapeutica strutturata (ETS) è un cardine della terapia nella cura della malattia diabetica e consente una maggiore consapevolezza dello stato di malattia, una migliore accettazione e persistenza del paziente al trattamento, con esiti migliori sullo stato di salute. Necessita, di una gestione clinica complessa che preveda l’integrazione fra più figure professionali (medico, infermiere, dietista, psicologo, istruttore AFA) e lo sviluppo di competenze condivise.
Obiettivo del corso, rivolto a tutti i professionisti che compongono il team diabetologico, è fornire le competenze per ottimizzare la gestione della patologia, e approfondire il ruolo dell’automonitoraggio glicemico strutturato come vero e proprio strumento di cura e parte integrante del percorso di educazione terapeutica e dell’empowerment del paziente.